Port’Alba, Napoli rinasce grazie all’imprenditoria giovanile

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Museo dedicato a Totò ed editoria napoletana: così Port’Alba rinasce a Napoli

Resta ancora indelebile nei cuori dei napoletani la notizia della chiusura della libreria Guida nel 2013.

Storico punto di riferimento per lettori ed editori, grazie al progetto di un gruppo di imprenditori under 30 rivivrà riaprendo i battenti.

La società Scarpetta Rossa, guidata da un team tutto al femminile, ha rilevato gli ambienti della ex libreria e si fa promotrice di un progetto ambizioso

Il progetto prevede la realizzazione di un caffè letterario, una libreria, un piccolo Museo Totò con ambienti adibiti a proiezioni cinematografiche.

All’interno dell’ex stabile Guida sarà poi esposto lo storico Archivio Fotografico Cerbone.

L’obiettivo?

Riportare Port’Alba ad essere nuovamente un polo socio-culturale a Napoli.

Siamo cinque giovani donne tra i 20 ed i 29 anni, pronte a scommettere su Napoli. Non vogliamo che muoia un patrimonio culturale importante come quello rappresentato dalla Saletta Rossa e lo rilanceremo per farne un nuovo punto di riferimento per la città.

Francesca Mazzei per la Repubblica

Un progetto ambizioso i cui primi fondi (tre milioni) sono già stati stanziati per la ristrutturazione degli storici locali dell’ex libreria Guida.

L’inizio dei lavori, previsto dopo Pasqua, vedrà il coinvolgimento di librai storici di Port’Alba, promotori da sempre della salvaguardia e conservazione di questo prezioso angolo di storia editoriale ed artistica partenopea

Già coinvolti per la risoluzione di “quella brutta questione” relativa allo stato in cui versa l’arco di una delle quattro porte di Napoli, essi saranno i primi interlocutori.

Il regno del libro, dei librai e della cultura nuovamente spinto a farsi pioniere di una nuova rigenerazione per l’editoria napoletana e non solo

Il primo a sostenere il progetto, è proprio Diego Guida con il quale il gruppo Scarpetta Rossa è in contatto.

Port’Alba rinasce

Un grande rilancio, quello di Port’Alba, che sembra l’ennesima prova di resistenza napoletana contro un periodo profondamente difficile per il settore.

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STEFANO POPOLO

CEO & Founder

Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.

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