Oggi 22 settembre, è il primo giorno d’autunno: una stagione in cui la malinconia non è tristezza e ricominciare vuol dire ripartire, perché è solo una questione di punti di vista
Forse è vero che le mezze stagioni non esistono più, però ugualmente la natura cambia i suoi colori.
Oggi è 22 settembre ed è iniziato l’autunno. Tu, caro lettore, sei tra quelli più nostalgici dell’estate o tra quelli a cui l’aria autunnale fa bene perché fa venire voglia di ripartire, di ricominciare, di mettere appunto nuovi inizi, oppure semplicemente proseguire su scelte già fatte?
L’autunno non ha l’atmosfera fredda dell’inverno o il caldo, a volte torrido, dell’estate, ma vi si pone in mezzo come fosse un compromesso. E tu scendi mai a compromessi nella vita?
L’autunno è fatto di toni e tonalità che forse non stanno bene a tutti, anche metaforicamente parlando: come l’arancione, il marrone, il beige, il giallo e il rosso, eppure hanno un fascino mai invadente.
Tutto è questione di punti di vista: c’è chi in questa stagione vede cadere le foglie e subito pensa alla poesia di Ungaretti: “Soldati”, che recita così:
“Si sta come
Soldati, Giuseppe Ungaretti
d’autunno
sugli alberi
le foglie.”
Chissà quanti di noi tornati dalle vacanze hanno questa sensazione di sentirsi in bilico e quanti altri invece sono fermissimi nelle loro idee, entusiasti dei progetti, per i quali, l’autunno, non è altro che un sipario che si schiude per vederli in scena.
Ciascuno di noi quindi vede l’autunno in maniera diversa, magari sente in primis il vento che cambia, qualche goccia di pioggia e si spaventa; forse c’è chi ci vede tristezza perché avrebbe voluto che l’estate fosse infinita; e chi ci trova invece una preziosa malinconia, che infatti fa sorridere e per la verità allontana ogni grigiore: ci si stupisce di quanto possa essere limpido un cielo azzurro in autunno; e una carezza in più la luce del sole, che mette sempre di buon umore.
Allora perché non credere all’autunno come a una stagione particolare, che non ha pretese e non ci toglie il sorriso?
Cosa sa il cuore adesso che è Settembre
Non è neanche 22 Settembre, “in verità oggi lo è”, interromperebbe una persona pignola, oppure una persona che bada solo al significato letterale delle parole. Smettiamola di fare finta di niente. Ora che è arrivato Settembre, da qualche parte si deve pure rincominciare; oppure riprendere, le cose da dove le avevamo lasciate. Ma non si tratta di cose al pari della roba di cui scrisse Verga. Si tratta di riprendere tutto ciò che naturalmente distingue una mente, intesa come persona, da un’altra. Da qui progetti, idee, aspirazioni e obbiettivi, in un percorso che è fatto di segmenti di vita.
Lei riguarda i sentimenti e quelle sfumature degli stessi, che spesso è proprio il mare a rendere trasparenti: intreccio di sensazioni in un cuore che non ha bisogno di sciogliersi, perché non è mai stato di ghiaccio; ma semplicemente di scaldarsi, quando viene giorno; sospirare di notte e sorridere malinconico al tramonto. Essere felice di sentirsi libero e per questo, mai stato così coraggioso. Dunque, siamo a Settembre e il cuore sa cosa ha detto al mare e soprattutto lui cosa gli ha risposto. Sappiate che nessun cuore ha mai parlato a gran voce agli altri, se non prima di averlo fatto all’anima e alla mente, delle persone in cui abita.
Settembre: quel film novità che aspetti da sempre
Settembre è voltare le spalle a giorni spensierati, che, senza pensieri, per la nostra anima non lo sono mai. Ti svegli ed è Settembre: a metà tra l’entusiasmo, la nostalgia e la perseveranza. Perché Settembre, per alcuni, è quel film novità che aspetti da sempre, di cui magari hai sentito parlare per tutta l’estate, eppure ugualmente ti regala un sano stupore.
Perché Settembre è ritrovarsi. Forti. Dopo un’estate che ci ha ricordato cosa significa essere forti. Perché Settembre è quel sorriso che non lasci mai fiorire per caso, per notare quanta strana felicità abbraccia nei suoi giorni; quelli, almeno i primi, di un’estate che ancora bussa alle tue giornate, con i suoi colori, ma questa volta pastello, perché ormai il suo tempo non è più lo stesso, ma ci somiglia. Restando tiepidamente acceso. Finché Settembre avrà altri colori, come l’autunno che verrà. E’ merito del vento, che irrimediabilmente cambia. Si volta. Come uno specchio: trasparente da entrambi i lati, tanto che ne basterebbe uno. Eppure ne ha due.