Fu il sacerdote piemontese Mario Operti il fautore del Progetto Policoro, programma di sviluppo sociale promosso dalla CEI
Come assistere i giovani inoccupati d’Italia? Domanda complessa, a cui rispose, in maniera concreta un giovane sacerdote piemontese, Mario Operti. La soluzione fu l’ideazione e la realizzazione del Progetto Policoro.
Come nasce il Progetto
La data di nascita di questo ambizioso progetto è il 14 dicembre 1995. Quel giorno, infatti, rappresentanti della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) si incontrarono con esponenti delle diocesi di Puglia, Basilicata e Calabria a Policoro, Provincia di Matera.
La discussione si concentrò su due tematiche: i problemi concernenti il lavoro nel Mezzogiorno e la disoccupazione tra i giovani.
Da questo incontro nacque il Progetto Policoro, attualmente in vigore in diverse regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana).
Gli obiettivi
Grazie a Policoro, tantissimi giovani che prima non avevano un futuro lavorativo sono riusciti a realizzare piccole imprese o cooperative e a formarsi professionalmente.
Mario Operti
Questo sacerdote piemontese, nato a Savigliano il 21 luglio 1950 e deceduto il 18 giugno 2001 a Torino, ha da sempre avuto uno stretto legame con il mondo del lavoro tramite la GiOC (Gioventù Operaia Cristiana).
Mario Operti, nel 1989, fu nominato Assistente Ecclesiastico della Federazione GiOC di Torino, mentre nel 1993 divenne Assistente Nazionale GiOC.
Proprio nell’anno del Progetto Policoro, il 1995, Operti fu nominato Direttore dell’ufficio nazionale CEI per i problemi sociali e del lavoro.
Grazie a questa influente carica, Mario Operti poté operare per la buona riuscita del Progetto Policoro.
ARES. PSB Srl e la Diocesi di Pozzuoli per il Progetto Policoro
ARES, Associazione di Ricerca e Sviluppo, e PSB hanno deciso di abbracciare gli obiettivi del Progetto Policoro.
In particolare, appoggiando il progetto della Diocesi di Pozzuoli, la quale per aggiornare il proprio logo ha bandito un concorso per personalizzarlo.
I partecipanti al concorso hanno partecipato ad un Corso di Web Design erogato dall’Ente di Formazione Professionale ARES.
A conclusione del corso, l’ente formativo ha scelto i due studente più meritevoli, i quali seguiranno uno stage presso la società di servizi PSB Srl.