Pubblicità 4.0: verso nuove frontiere per gli annunci

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La digitalizzazione è un processo che non si è limitato ad irrompere nelle nostre vite, ma anche a radicarsi in esse. Le nuove tecnologie sono una grande risorsa, ricca di possibilità che vengono offerte e che devono essere esplorate. Il progresso tecnologico è da sempre molto veloce, e con esso viaggia parallelamente lo sviluppo delle società; da tempo sostanzialmente si adeguano a ciò che le tecnologie offrono.
Il modo di lavorare, come quello di produrre, di vivere e di ridurre le distanze, si è fortemente evoluto. Anche le persone, come giusto nonché normale che sia, cambiano col tempo. Tutte le innovazioni si riversano nel modo in cui utenti e non hanno a che fare con altri esseri umani. Così come per la produzione di prodotti e servizi, anche il modo di farne pubblicità sembra cambiare; a tal proposito, sui social è possibile trovare “un nuovo tipo di pubblicità”.

I meme, un nuovo tipo di pubblicità

É stato soprattutto di recente che si è visto come nuove generazioni e nuove frontiere vengono incontro a nuovi possibili orizzonti. Un nuovo tipo di pubblicità è quindi comparso, il luogo dove questo è avvenuto è il web. I social, potente mezzo usato anche per la promozione di figure politiche, offre un’infinità di contenuti. In particolar modo contenuti audio-visuali, che a quanto pare possono, per giunta efficacemente, fungere da mezzo per campagne pubblicitarie. Meme e linguaggio “moderno” sono la chiave di queste nuove campagne pubblicitarie, testimonianze di come un nuovo tipo di pubblicità sia sempre più affermato.
Con le immagini si comunicano emozioni e concetti, ci si diverte e/o si diffonde qualcosa, e usarle per le pubblicità è una tradizione antica. Ma a differenza dei quasi obsoleti cartelloni che i trovano vicino a strade trafficate, i meme sono tutta un’altra storia. Sono, in un certo senso, una particolarità dei social, nei quali ne circolano moltissimi. Prevalentemente, con essi, che sono delle immagini con dei testi, ci si diverte.

Internet e i social, una realtà molto frequente e ricca di opportunità, ma non solo

In realtà i meme possono anche non essere delle immagini, ma dei video, degli atteggiamenti. Soprattutto, centro della “nostra storia”, sono un nuovo mezzo che i social manager e i pubblicitari usano per promuovere qualcosa. Adattarsi a nuove situazioni, ai cambiamenti e alle nuove mentalità è una mossa vincente, utile in molti ambiti e per molte professioni. C’è chi dice che in teoria bisognerebbe stare quanto più al passo possibile con le nuove tecnologie, ed è vero in effetti. Sempre più vero man mano che queste diventano più numerose e più diffuse.
Legato ai meme, nati e diffusi grazie ai social network che sono una delle novità legate alla tecnologia più importanti di questo secolo, è un concetto dietro ad una parola che è stata di recente riconosciuta dalla Crusca come parola vera e propria.

I meme sono una parte dei social e della vita di molti molto importante e numerosa, e i più giovani, o bravi, social media manager lo sanno bene. Ecco che trovate sensazionali prendono forma. Ma i social non sono solo meme e gatti; sono appunto uno strumento. Figure politiche sono sempre più solite interagire con i cittadini tramite queste piattaforme.
L’uso smisurato e sbagliato di queste piattaforme, Twitter in particolare, è stato il motivo per cui l’ormai ex-presidente degli USA non può più usarli per via del ban che gli è stato applicato.

Il nuovo millennio si è aperto all’insegna dello sviluppo tecnologico, all’alba di nuovi brand e prodotti che stavano per emergere e travolgere il mondo in modo da rivoluzionarlo. Ad oggi, lo sviluppo di nuove tecnologie è da un lato inarrestabile, dall’altro sorprendente e a tratti preoccupante. Usate nel modo giusto, le opportunità sono infinite; il futuro, infatti, sarà probabilmente più che ricco di sorpese e novità.

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STEFANO POPOLO

CEO & Founder

Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.

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