Esistono diversi rimedi per trattare le punture dell’ape (in mancanza di allergie). Eccone alcuni rapidi ed efficaci
L’ape è un insetto di grande importanza per l’ecosistema e per l’uomo perché impollina le colture e produce il miele (soprattutto l’apis mellifera). Sfortunatamente, alcune specie (il genere Apis ne comprende 27) possono essere pericolose per noi a causa delle loro punture provocate dal terribile pungiglione (e dal suo veleno), massima arma di attacco e di difesa di questi industriosi insetti.
Dopo la puntura, l’insetto riesce a liberarsi soltanto lasciando il pungiglione, l’apparato velenifero e una parte delle viscere attorno al quale si trova questa estrema arma di attacco e di difesa. L’ape muore dopo pochi minuti dal distacco del pungiglione.
In mancanza di reazioni allergiche, esistono diversi rimedi per alleviare il dolore e guarire più velocemente dalle conseguenze delle punture.
Cosa fare subito dopo essere stati punti da un’ape?
Prima di tutto è necessario rimuovere il pungiglione dell’ape, meglio se si agisce entro i primi 20 secondi per evitare di aggravare il danno perché le contrazioni dell’apparato velenifero continuano anche dopo il distacco.
Per questa delicata operazione conviene utilizzare una pinza, una lama smussata o una carta di credito. Se non si ha nulla in quel momento, allora è consigliabile fare pressione con le dita attorno alla puntura.

Acqua ed etanolo contro il veleno
La cosa più semplice consiste nel pulire e rinfrescare la ferita con acqua, così da eliminare ogni traccia del veleno. Il veleno, conosciuto come apitossina, può essere neutralizzato dall’alcol etilico (l’etanolo).
Pomata a base di calendula
Tutti i prodotti a base di erbe con azione antiinfiammatoria sono rimedi naturali contro gli effetti della puntura d’ape. Ad esempio, una pomata a base di calendula officinalis, una pianta i cui fiori hanno effetti cicatrizzanti e antispasmodici.
L’aloe
L’aloe, invece, viene utilizzato come gel o polpa. Questa pianta succulenta xerofila è molto apprezzata per la sua azione antidolorifica, antiparassitaria, antinfiammatoria, antiemorragica, sedativa e stimolante delle difese immunitarie. La polpa, dopo opportuni procedimenti, è utilizzata anche per contrastare le irritazioni della pelle.