Se siete interessati a conoscere la Napoli aragonese dovete passare per l’affascinante Rua Catalana
A Napoli tra le strade storicamente più interessanti troviamo Rua Catalana, un luogo dove da sempre ferve il lavoro e sono portate avanti diverse attività economiche. In questa strada, ad esempio, vedremo che è nata la prima vera pizza partenopea, la Mastunicola.

Da dove nasce Rua Catalana?
Rua è una parola napoletana che deriva dal francese rue, traducibile in italiano con via. Alcune strade di Napoli hanno questa denominazione proveniente dal periodo Angioino (1282 – 1442), delle quali la più nota è proprio Rua Catalana, che prende il nome dagli immigrati catalani.
In queste strade, spesso, si ritrovavano persone o della stessa nazionalità (Via dei Fiorentini) o che praticavano la medesima professione (Via degli Orefici).
Nel caso dei catalani, abili mercanti e artigiani, le due origini stradali coincidono. Chiamati dagli Angioini e consolidatisi con gli Aragonesi e il successivo Vicereame Spagnolo, i figli e le figlie di Barcellona, Valencia e delle Baleari giunsero a frotte a Napoli per fare fortuna.
I catalani erano celebri come usurai, arrivavano a richiedere anche il 40% in più sulla somma prestata, ma soprattutto come artigiani: la loro capacità di lavorare i metalli era proverbiale.
Un lavoro duro che richiedeva una ricca alimentazione.
La culla della pizza Mastunicola
Secondo una consolidata tradizione, la pizza Mastunicola è figlia di un panettiere di Rua Catalana, il mitico Mastro Nicola, probabilmente vissuto a fine ‘400.
Quest’ultimo, per sfamare la gente che lavorava in questa strada, decise di realizzare un piatto con ingredienti facilmente reperibili: acqua, farina, strutto, basilico e origano.
Una pizza buonissima che da alcuni anni è stata riscoperta da vari pizzaioli napoletani.
Nei pressi di Rua Catalana, nell’attuale Via Depretis, nel XIV secolo era presente la famigerata taverna del Malpertugio, citata da Giovanni Boccaccio nella novella di Andreuccio da Perugia.