Le sciantose, le prime dive dell’epoca moderna

Le sciantose

Durante la Belle Époque erano celebri, nei café-chantant di Napoli, sciantose come Anna Fougez o Elvira Donnarumma

Il Gambrinus, il Salone Margherita, il Partenope, l’Eden sono legati indissolubilmente al periodo della Belle Époque e alla fortuna dei café-chantant

Locali nei quali si svolgevano rappresentazioni teatrali e di varietà, dove regnavano incontrastate le sciantose, storpiatura napoletana tratta dal francese chanteuse ovvero cantante

La Belle Époque
La Belle Époque

Dive di altri tempi

Le sciantose facevano mostra di gusti esotici, adottando un accento straniero (spesso parlavano con la tipica erre moscia francese). Non di rado si costruivano un passato a proprio uso e consumo, per rendere il proprio personaggio ancora più misterioso. 

La rivalità tra queste artiste era molto forte ed è ricordata nelle cronache dell’epoca. Infatti, bastava un insuccesso, anche sotto forma di semplici fischi, per rovinare una carriera.

Degli ammiratori a sostegno delle sciantose

Per questo motivo, a sostenere queste celebrità, almeno quelle che se lo potevano permettere, c’erano i claquer, un gruppo di avventori che, dietro cospicuo pagamento, trascinavano il resto del pubblico nelle urla e negli applausi, segno sicuro di successo e, quindi, di più lauti ingaggi. 

Tra le più celebri sciantose possiamo ricordare Yvonne De Fleuriel (pseudonimo di Adele Croce), Anna Fougez (il cui vero nome era Maria Annina Laganà Pappacena) ed Elvira Donnarumma

Donne straordinarie che hanno segnato un’epoca indimenticabile del mondo dei varietà. 

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