Stando ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione sono 10.064 ragazzi in fuga dall’Ucraina accolti dalla Scuola italiana
Ad un mese circa dalla nota emessa il 4 marzo scorso dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sull’accoglienza dei bambini e ragazzi ucraini nella Scuola italiana, i numeri forniti dal Ministero dell’Istruzione sono molto positivi. Il sistema scolastico italiano, infatti, ha accolto finora 10.064 alunni, verso fine marzo i numeri erano quasi la metà.
La Scuola italiana: come sono suddivisi questi nuovi alunni
1.930 bambini sono stati accolti nella scuola dell’infanzia, 4.876 alle elementari, 2.467 nella secondaria di I grado (le medie). 791 ragazzi sono stati inseriti, invece, nella secondaria di II grado (le scuole superiori).
Un milione messo a disposizione degli Istituti scolastici
L’accoglienza prevista dal Governo Italiano non prevede solo assistenza linguistica ma anche aiuto psicologico ai ragazzi e alle loro famiglie, troppo spesso sotto choc a causa di quanto hanno vissuto in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Un milione di euro è stato messo disposizione degli Istituti scolastici per le prime necessità.
Le dichiarazioni del Ministro Bianchi
Il Ministro Bianchi così si è espresso a riguardo nella nota sopra citata:
“La scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo”.
ambasciator.it
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STEFANO POPOLO
CEO & Founder
Classe 1993, fondatore di Ambasciator e giornalista pubblicista.
Ho pensato al nome Ambasciator per raccontare fedelmente la storia delle persone, come strumento e mezzo di comunicazione senza schieramenti. Ambasciator, non porta penna.