Progetto “Case a 1 euro”: rinasce il comune di Gangi in Sicilia

Gangi

Riqualificare e rivitalizzare i piccoli centri abbandonati d’Italia è lo scopo del progetto “Case a 1 Euro”. Il caso di Gangi (Palermo)

Il progetto “Case a 1 euro” ha lo scopo di ripopolare e riqualificare i piccoli centri storici abbandonati dai giovani: iniziativa alla quale hanno preso parte comuni in tutte le regioni italiane. In questi centri è possibile acquistare ad un prezzo simbolico case disabitate, aree dismesse,  stazioni impresenziate della RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e fari abbandonati.  

Prezzi simbolici ma con alcuni vincoli da rispettare per consentire uno sviluppo organico. Gangi, nella città metropolitana di Palermo, è un esempio di quanto possa essere utile questa iniziativa. 

Progetto case 1 euro
Progetto case 1 euro

Come è nata l’iniziativa “Case a 1 euro”?

Il progetto è stato sviluppato a Salemi, provincia di Trapani, durante l’amministrazione di Vittorio Sgarbi (30 giugno 2008 – 15 febbraio 2012). Il progetto, più nello specifico, è dovuto ad  un’idea del fotografo e politico Oliviero Toscani, all’epoca assessore alla creatività.  

Per superare lo stato di abbandono nel quale versava il comune siculo a causa del terremoto del Belice (14 e 15 gennaio 1968) furono offerti immobili abbandonati al prezzo simbolico di 1 euro. In cambio, era necessario restaurare le case e risiedervi. Grazie anche alla presenza di Sgarbi, l’iniziativa ha riscosso un notevole successo: diverse personalità hanno chiesto di partecipare, tra i quali Lucio Dalla, Philippe Daverio e la famiglia Moratti.

Il caso Gangi

La bellezza di Gangi è stata riconosciuta nel 2012, quando è stato riconosciuto dal Consiglio dei Ministri come “Gioiello d’Italia”, e nel 2014 quando è stato proclamato “Borgo dei borghi 2014”. Nel paese è presente il Duomo di San Nicola di Bari (con opere del pittore Giuseppe Salerno e dello scultore Filippo Quattrocchi) e un castello medievale fatto erigere dalla famiglia Ventimiglia.

Il comune siciliano ha avuto una vita plurimillenaria molto travagliata: fu distrutta da Federico III, nel 1299, durante la terribile Guerra dei Vespri e assediata il 1º gennaio 1926 dalle Forze dell’Ordine per ordine del  Prefetto di Ferro, Cesare Mori. L’assedio fu dovuto al fatto che, all’epoca, Gangi era diventata un centro nevralgico per i mafiosi della zona. 

Grazie ad articoli e servizi realizzati anche a livello internazionale (ad esempio, sul “The Telegraph” e il “New York Times”, un paese di poco più di 6mila abitanti ha ricevuto migliaia di richieste per acquistare un’abitazione ad 1 euro nello splendido borgo delle Madonie

108 case sono state riassegnate, 60 a prezzo simbolico da riassegnare e in vendita 32 lotti di diverse metrature. I proprietari devono avere un’attività da impiantare a Gangi, inoltre i lavori di ristrutturazione sono avvenuti grazie a maestranze e artigiani locali.

Un sistema virtuoso che ha permesso di far ripartire un piccolo ma prezioso borgo italiano.

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