Simonetta Cesaroni – Cronaca di un delitto senza giustizia

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1 Giugno 1990   

1° Capitolo

Simonetta Cesaroni è una ragazza di vent’anni, nata a Roma il 5 novembre 1969, dove vive con la famiglia nel quartiere Don Bosco in zona Tuscolana.
Ha terminato gli studi di ragioneria ed è fidanzata con Raniero Bosco, manutentore dei DC-10 all’aeroporto di Fiumicino.       

Il padre Claudio è dipendente dell’Acotral, Azienda Consortile Trasporti Laziali, la madre, Anna Di Gianbattista, è casalinga. Simonetta ha una sorella: Paola, segretaria presso un notaio e fidanzata con Antonello Barone.      

Simonetta, dal 1988 lavora presso lo Studio Commerciale Reli, in via Maggi 109, come segretaria contabile e consulente amministrativa. Lo studio è in casa di Ermanno Bizzocchi, che detiene una quota della società assieme a Salvatore Volpini.     

Lo studio è piccolo, ma sono diverse le attività commerciali e le associazioni che ne usufruiscono, per la gestione contabile.   L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, anche detta Ostelli per la Gioventù, meglio conosciuta con l’acronimo, A.I.A.G. è tra queste.
Ermanno Bizzocchi è amico del Presidente dell’A.I.A.G., l’avvocato Francesco Caracciolo di Sarno e in virtù di questa amicizia, quando Riccardo Sensi, un dipendente degli Ostelli dà le dimissioni e l’avvocato cerca una figura che si occupi della contabilità, Volponi e Bizzocchi propongono a Simonetta di integrare la settimana lavorativa alla A.I.A.G. di via Carlo Poma 2, per aiutare il Presidente.   

Qualche giorno dopo Simonetta, felice di incrementare la propria retribuzione accetta la proposta, incontra il Direttore Amministrativo, la signora Baldi, per conoscersi e scambiarsi le prime informazioni sul lavoro. Alla fine dell’’incontro si decide che lavorerà in via Poma il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 19.30.

L’A.I.A.G. usa un programma di contabilità diverso da quello che Simonetta conosce, quindi le viene affiancato un tutor, Luciano Menicocci, dipendente della sede di via Cavour, per aiutarla in via Poma. La formazione si conclude il 26 luglio e Menicocci, autorizzato dai suoi superiori, consegna le proprie chiavi di via Poma a Simonetta. Il giorno successivo, Menicocci, andrà in ferie.

L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù in via Poma, dove lavora Simonetta è vicino a piazza Mazzini, nel quartiere Della Vittoria, una zona signorile di Roma, vicino a via Broffiero dove ha il suo studio legale il Presidente Avvocato Francesco Caracciolo di Sarno.

Il palazzo, risalente agli anni trenta, è composto da cinque piani a cui si sommano attico e superattico, e fa parte di un complesso di sei palazzine nominate utilizzando le lettere dalla A alla F.    
L’A.I.A.G. si trova nella palazzina B ed è accessibile da due portoni, uno su via Poma e l’altro su via Andreoli, posti ai lati del cortile, dove fa bella mostra una vasca quadrata con fontana.

Nel palazzo, che conta dodici interni, quello dell’Associazione non è l’unico ufficio e ci sono anche abitazioni private. All’ultimo piano abita l’anziano progettista dell’intero stabile, l’architetto Cesare Valle che vive con la moglie e il figlio durate tutto l’anno, ad agosto rimane solo perché i familiari vanno in ferie.

Alle necessità dei condomini e alla loro tranquillità pensa Pietro Vanacore, Pietrino per gli amici, portiere dello stabile che abita insieme alla seconda moglie, Giuseppa De Luca, in un appartamento al seminterrato dello stesso stabile, sempre scala B.          

Simonetta, mora, riccia, occhi castani quando non lavora ha una vita normale da ventenne, subendo – di questa età – luci e ombre. Le luci della sua bellezza che porta con disinvoltura e senza nasconderla, le ombre dell’insicurezza e dell’infelicità di una vita ancora lontana dalle sue aspettative. Da quanto letto nel suo diario, durante l’indagine sul suo omicidio e confermato da amici e parenti, si evince che il suo più grande desiderio fosse essere amata e sposarsi.

Il principale motivo di sconforto nasce proprio dall’insoddisfazione del rapporto sentimentale che ha dal 1988 con Raniero Busco. Un classico rapporto tra giovani, con aspirazioni diverse. Raniero pur volendo bene a Simonetta, non si sente pronto ad un rapporto definitivo. Lei, viceversa, ama Raniero, ma è consapevole che lui non le sta dando quello che cerca.

Simonetta ha una comitiva di amici con cui solitamente si ritrova al bar, Donatella Villani e Annarita Testa sono le sue amiche più importanti. Per quanto riguarda le figure maschili spicca, fra tutte, il suo fidanzato Raniero, e poi gli altri ragazzi: Sergio D’Aquino, Nazzareno l’ex fidanzato di Donatella e un certo Claudio.

In casa Cesaroni sanno che Simonetta ha trovato un secondo lavoro, di qualche ora a settimana e di poca importanza. Simonetta scriverà un biglietto con l’indirizzo del nuovo lavoro, perché tiene sempre informata la famiglia, avvisando anche quando dovesse rientrare tardi.

Paola, la sorella di Simonetta, ha avuto modo di conoscere l’indirizzo perché ha aiutato la sorella a cercare sullo stradario la linea della metropolitana da prendere per andare a lavoro.

Una cosa è chiara a tutti: è stata la ditta Reli a raccomandarla all’A.I.A.G.

Manca sempre qualcosa…continua

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