A confermare la presenza di Sergio Mattarella alla cerimonia in ricordo del tragico attentato alla Sinagoga di Roma è stata Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica romana
Il 9 ottobre del 1982, un sabato, doveva essere una giornata di festa per la comunità ebraica romana, un momento di condivisione e di preghiera per celebrare insieme diverse festività ebraiche: lo shabbat (la festa del riposo, celebrata ogni sabato), lo Shemini Atzeret (a conclusione della festa di Sukkot) e il bar mitzvah di alcuni ragazzi.
A causa di un brutale attentato più di trenta persone rimasero ferite e un bambino di soli 2 anni, Stefano Gaj Taché, rimase ucciso. L’attentato avvenne presso la Sinagoga di Roma.
Alla celebrazione dei 40 anni dal tragico attentato parteciperà anche il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Un commando per colpire la Sinagoga di Roma
Gli attentatori furono 5 palestinesi: di uno solo di loro si conosce il nome perché arrestato il 20 novembre di quello stesso anno in Grecia per traffico illecito di armi. Si chiamava Osama Abdel Al Zomar, elemento di spicco del gruppo terroristico Consiglio rivoluzionario di al-Fath.
Il commando lanciò alcune granate sulla folla che si trovava all’uscita dal luogo di culto. 37 persone rimasero ferite dalle schegge, una delle quali causò la morte del piccolo innocente. Subito dopo i fatti, la comunità accettò la presenza del solo Giovanni Spadolini, all’epoca dei fatti Presidente del Consiglio dei Ministri, l’unico politico a non aver incontrato il leader dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), Yasser Arafat, recentemente in visita in Italia.
Mattarella parteciperà alla commemorazione di quest’anno
Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, durante la recente conferenza stampa al Senato per la presentazione del podcast (con musiche del musicista premio Oscar, Nicola Piovani) e della mostra realizzate in occasione dei 40 anni dall’attentato, ha annunciato la presenza alla cerimonia di Mattarella.
Una presenza che sta a dimostrare la vicinanza di tutta l’Italia per la tragedia che ha colpito altri italiani, che per troppo tempo sono stati lasciati soli nel loro dolore.