Nel Mare Nostrum, all’apice della catena alimentare, troviamo gli squali. In Italia cosa sappiamo di loro?
L’Estate è alle porte e come ogni anno dibattiamo suoi possibili pericoli inerenti la presenza di squali lungo le coste italiane.
In questo articolo cercheremo di fare un poco di chiarezza sull’argomento.
Gli squali nel Mediterraneo
Nel Mare Nostrum è attestata la presenza di ben 48 specie di squali, tra i quali troviamo la verdesca (Prionace glauca), il mako (Isurus oxyrinchus), il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) e il pesce martello maggiore (Sphyrna mokarran).
Se le prime due costituiscono una presenza costante, lo squalo martello e il carcarodonte sono stati avvistati solo raramente in Italia.
Un pescatore ha avvistato uno squalo bianco
Nell’aprile 2021, un pescatore ha avvistato un grande squalo bianco nel Messinese, nei pressi dello Scoglio di Patti.
Un avvistamento molto importante anche in vista di una ricerca, condotta l’anno scorso sull’areale del carcarodonte nel bacino del Mediterraneo, da un team internazionale, nel quale erano presenti anche ricercatori della Sapienza, della Virginia Tech University e della Stanford University.
Presenze dovute alla pesca intensiva
Questi squali, generalmente, sono avvistabili in mare aperto. La loro presenza lungo le coste italiane, è dovuta alla pesca intensiva.
L’uomo, infatti, sta depauperando i fondali delle risorse necessarie al nutrimento degli squali. Affamati e con scarso cibo a disposizione, questi ultimi sono costretti a spostarsi sui fondali più bassi o, addirittura, lungo le foci di fiumi quali il Tevere o il Po.
Una catena alimentare da non spezzare
É di fondamentale importanza, per noi stessi e per la Natura, lasciare il più possibile inalterata la catena alimentare presente nel Mare Nostrum.
Lo squalo è in cima alla catena alimentare: la sua scomparsa porterebbe ad uno squilibrio gravissimo nel nostro ecosistema marino.
Diverse specie di squali presenti nel Mediterraneo, sono posti sotto la protezione della CITES (Convenzione Internazionale sul Commercio delle Specie di Fauna e Flora Minacciate di Estinzione).
Opportunità non minaccia
Questo incredibile animale non deve essere considerato come una minaccia, ma come una risorsa biologica da custodire gelosamente.
Se ne avvistiamo uno, é consigliabile avvisare immediatamente la Guardia Costiera o le competenti autorità; così da segnalarne la posizione.