Stupro: militare egiziano denunciato a La Spezia

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Torna in Egitto il giovane, evitando l’arresto

Lo stupro era già stato denunciato verso la fine di marzo, è infatti entrato nel mirino dei carabinieri. Il giovane è stato accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza ligure. I fatti sono avvenuti in un solarium della città di La Spezia. Le forze dell’ordine però, giunte nell’hotel dove alloggiava il giovane militare per comunicargli l’ordine di custodia cautelare, hanno trovato la camera vuota. I suoi compagni d’armi hanno dichiarato che l’uomo era stato “richiamato” per tornare nel suo paese d’origine. Il governo italiano è però stato mobilitato, situazione insidiosa dati i difficili rapporti tra Italia ed Egitto, in relazione ai casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki.

Il ritardo riguardo l’intercettazione

Il giovane militare faceva parte dell’equipaggio in attesa di una delle due Fremm, cedute dall’Italia all’Egitto. Queste ultime non sono altro che navi da guerra: l’acronimo infatti si riferisce a “Fregate europee multi missione”. Il giovane è quindi letteralmente scappato nel suo paese d’origine per evitare problemi. Il sindaco della cittadina ligure si è espresso, dichiarando piena solidarietà per la giovane molestata, aggiungendo che il giovane sarà richiamato in Italia. E ancor più dure sono state le dichiarazioni del deputato di sinistra italiana:

“quanto avvenuto ha dell’incredibile e necessita di chiarimenti precisi. […] Chiederemo ai ministri Lamorgese, Cartabia e Guerini cosa è davvero accaduto e cosa intendono fare ora”.

(Nicola Fratoianni)

Stupro: un fenomeno sempre più diffuso

Lo stupro è, purtroppo un fenomeno sempre più diffuso. Il “primato” di questo orrore è detenuto dal Lesotho, nell’Africa del Sud. Il tipo di stupro più diffuso in tale paese, prende il nome di correttivo; quest’ultimo indica in particolare, la violenza sessuale ai danni di una donna lesbica. Infatti fare sesso con un uomo, potrebbe far sì che tali donne cambino orientamento, secondo gli uomini, i quali addirittura credono che costringere una donna a fare sesso non sia considerata violenza. Inoltre è più probabile che una donna sia violentata prima dei sedici anni, rispetto al possesso di un’istruzione. Ignoranza, analfabetismo che si coniugano in un circolo del terrore nel quale vivono tali donne.  

Il caso della Svezia

Ma al secondo posto si colloca la Svezia, uno dei paesi con maggior tasso al mondo di stupro. Allo stesso tempo, ancor più sconcertante è che tali vittime, spesso non sono difese, anzi vengono accusate di aver consentito l’atto sessuale. La Svezia ha subito tale incremento a partire dal 1975, quando quest’ultimo ha deciso di trasformarsi in un paese multi-etnico, subendo un incremento di violenze del 14,72 percento. Solo a partire dal 2018 dopo una lunga battaglia, è stata varata una legge la quale sancisce che, il sesso non volontario è considerato violenza.

Cosa succede nella mente di una vittima di stupro?

Tale condizione prende il nome di sindrome da trauma di stupro” ed è una delle sindromi più gravi. La maggior parte delle donne che ha subito una violenza di tipo sessuale, tende a non denunciare. Infatti tale condizione si manifesta anche quando si conosce l’aggressore. Vi è quindi una fase di disorganizzazione acuta, ed una di riconoscimento, che può durare da più di una settimana a molti anni. Le reazioni sono alterazioni comportamentali, somatiche e psicologiche, come paura degli spazi esterni o interni, a seconda del luogo nel quale è avvenuta la violenza. Accompagnate da sensi di colpa, paura nel caso di contatto con altre persone e inoltre le vittime sono più esposte al rischio di suicidio.

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