The Wilds, la nuova serie rivelazione di Amazon Prime Video

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Amazon Prime Video sforna una nuova serie originale: The Wilds, un mix che ricorda molte serie che ci hanno appassionato in passato, un successo assicurato

Un mix molto intrigante

Cosa succede se uniamo un pizzico di Skam Italia, su uno sfondo che ricorda Lost, un poco di Henger Games e una manciata di dispotismo?
La risposta è semplice: otteniamo The Wilds, la nuova serie di Amazon Prime Video, un teen drama molto speciale.

Un gruppo di adolescenti, tutte proventi da diversi contesti sociali, si ritrovano su un volo per una vacanza organizzata; tutte lì per vari motivi, alcune si conoscono altre no, chi più e chi meno felice di essere lì.
A causa di un guasto l’aeroplano precipita e si ritrovano su un’isola deserta.

The Wilds la fiction femminista di Amazon

La fortuna delle nostre eroine, è che sono un gruppo eterogeneo di giovani donne, ognuna da un ingente apporto alla serie; puntata per puntata impareremo a conoscerle.

Probabilmente è più femminista di quanto si possa immaginare; inoltre analizzando i film e le serie sui naufraghi fatte fino ad ora una fiction simile mancava.

Le protagoniste

Le ragazze sono tutte diverse, per tipologie caratteriali e estrazione sociale, sarà facile immaginarsi  in almeno una di loro e vivrete le emozioni; puntata per puntata, tra salti temporali che però non fanno perdere il filo del discorso.
Si stringono amicizie e si creano rivalità, si parla di amore, di competizione, di problemi alimentari e di diversi modi di vivere la propria adolescenza.

Sponsor

Amazon ha affidato all’influencer Camihawke la sponsorizzazione per instagram con un simpatico zainetto di “sopravvivenza” che serve davvero a ben poco per la vera sopravvivenza, contiene infatti caramelle, gommose, preparato per torte e una visiera che ricorda proprio quelle che si ritrovano le protagoniste della serie. La domanda dell’infuelncer è: cosa vorreste trovare su un’isola deserta?

E se mi trovassi su un’isola deserta?

Tutti abbiamo immaginato almeno una volta di ritrovarci su un’isola deserta, personalmente mi ritengo un’esperta: ho visto tutti i film a riguardo: partendo da Paradise fino ad arrivare Cast Away, passando per l’intramontabile Robinson Crusoe, ovviamente non mi sono fatta mancare neanche una puntata di Bear Grylls.

La prima cosa da fare, è procurami un fuoco e tenerlo vivo, cercherei l’acqua potabile e proverei a cerarmi un rifugio per la notte. La verità è che già mi vedo il primo giorno a parlare da sola con il mio fidato Wilson (se avete visto Cast Away sapete di cosa parlo), disperandomi e lamentandomi con il mio esserino inanimato perché ho sete e freddo.

La verità è che probabilmente resisterei pochi giorni, da sola su un’ isola deserta, per quanto la manualità e l’inventiva di certo non mi mancano.

Il bello di questa serie però, è che ad un certo punto ci porta a riflettere, mi sono chiesta: il problema è l’isola destra o la vita di tutti i giorni? E chissà quanti naufraghi alla fine vivono più liberi nei limiti di un’isola deserta che nella prigione della vita di tutti i giorni!

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