Tragedia di Vermicino: 40 anni fa Alfredino Rampi cadeva in un pozzo

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Tragedia di Vermicino: 40 anni fa Alfredino Rampi cadeva in un pozzo

Tragedia di Vermicino. Siamo a Frascati, in provincia di Roma. É il 10 Giugno del 1981. Quella sera d’estate Afredino stava passeggiando con il suo papà quando decide di tornare a casa da solo. Sulla via del ritorno però, disgraziatamente, il bambino cade in un pozzo. Trovato lì a cinque ore dalla sua scomparsa, Alfredino era sprofondato a circa 36 metri di profondità. Non riuscirà più a risalire.

Le operazioni di salvataggio, che si protrassero per tre giorni furono complesse, lunghe e molteplici: intervennero i Vigili del Fuoco; uno di loro, Nando Broglio, scese nel buco senza successo. Dopo di lui anche gli speleologi del soccorso alpino: tra questi, Tullio Bernabei e Claudio Aprile; Angelo Licheri poi: “vedevo solo un budello nero, con la parete di roccia e il buco che si restringeva”. Provò ad agganciarlo alla cinghia, ma non ci riuscì; Donato Caruso altro specialista del soccorso alpino, scese questa volta, a 60 metri di profondità. Provò a legare Alfredino con fascette da elettricista, ma anche questa volta senza risultato. Ogni tentativo si rivelò vano, ogni barlume di speranza di riuscire a salvare Alfredino di appena 6 anni, veniva stroncato sul nascere.

L’esito nefasto

Alfredino Rampi è morto dopo tre giorni, tre notti di tentativi incessanti di salvargli la vita; e disperazione collettiva non solo nel suo paese di origine, ma nell’intera Nazione.

La vicenda assunse una eco emotiva e mediatica molto forte: un’agonia raccontata in diretta, minuto per minuto dalle televisioni: una pagina di cronaca che divenne un dramma angosciante non solo per la famiglia, ma per tutte le persone che seguirono la vicenda.

Sky Cinema riproporrà la straziante vicenda in un film, in programmazione il 21 e il 28 giugno: “Alfredino: una storia italiana”.

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