Torna “Un giorno in pretura”, uno dei programmi più longevi della televisione italiana
Un giorno in pretura torna nel palinsesto Rai.
“Stiamo per tornare con una serie di processi straordinari, che come sempre, ci aiuteranno a capire il nostro paese”.
Con queste parole Roberta Petrelluzzi annuncia la nuova stagione di “Un giorno in pretura”, in onda da oggi, sabato 19 settembre, in seconda serata, su Rai 3, tornando alla sua classica collocazione nel palinsesto.
Uno dei programmi più longevi della televisione italiana, in onda dal 18 gennaio del 1988.
Il format è molto semplice: le telecamere entrano in aula e riprendono l’intero processo; ovviamente ne vengono riportati i momenti salienti e questo permette allo spettatore di avere uno sguardo sulle importanti vicende giudiziarie che riguardano l’Italia. Il tutto arricchito da foto e filmati della polizia.
Entrano, così, in scena i protagonisti che però sono tutte persone reali: i veri imputati, l’accusa, la difesa e i giudici; nulla a che vedere con le scenette tragicomiche di altri programmi con attori; sono proprio i personaggi reali che spesso attraggono un pubblico sempre più eterogeneo.
Quelli che non escono il sabato sera per vedere “Un giorno in pretura”
I tanti spettatori hanno permesso la crescita esponenziale del programma, fino a creare una pagina Facebook “Non uscire il sabato sera per vedere un giorno in pretura” che conta quasi 400.000 like e un gruppo spassosissimo (oltre 44.000 utenti) dove vengono creati meme ad hoc sui protagonisti.
Ma qual è il segreto di questo programma che lo rende attraente per tutti?
In primo luogo è un quadro che rappresenta l’Italia, descrivendone la popolazione e riportando i casi di cronaca più importanti, è una fonte importante per chi studia giurisprudenza; ma il vero motivo è una vena di trash data dai protagonisti con delle perle che poi diventano veri e propri tormentoni sul web.
Basterà entrare in un bar e ordinare un Black Russian e un vero fan di “Un giorno in pretura” vi risponderà “ha una percentuale alcolica del 60%“, con un tono estremamente disgustato, citazione dal caso Uva con il testimone chiave Biggiogero, diventato uno dei simboli del programma con tanto di gadget come toppe, maglie e berretti con il suo viso stilizzato e le frasi segnanti.
Lo stesso testimone poi è stato accusato di aver ucciso il padre; ebbene bisogna ricordare come spesso i tratti che ai più possono sembrare esilaranti, sono legati a storie di violenza e droga.
Purtroppo un programma così reale e intriso di cose negative spesso ha bisogno anche di un lieve velo di ironia, data la mancanza di commenti. Le musiche, selezionate in modo minuzioso, hanno l’importantissimo ruolo di aiutarci ad affrontare tali argomenti.
Processi da non perdere disponibili su Rai Play
– Erich Priebke, l’eccidio delle fosse Ardeatine;
– Mostro di Firenze (riproposto recentemente);
– Tangentopoli – Caso Cucchi (in tutte le sue fasi);
– La strage di Erba;
– Il caso Uva;
– Un corpo spezzato (l’omicidio di Adele Mazza);
– Il processo a Luca Palaia (complice di Angelo Izzo, anche detto il mostro del Circeo);
– Il ragioniere di Arrese (Andrea Pizzocolo)
Ogni caso merita di essere visto.
Tutti pronti, quindi, a veder comparire la Petrelluzzi che con la sua estrema eleganza e sempre compita ci accompagnerà in ogni puntata; comparirà sugli schermi dei fan in tarda nottata, ogni sabato sera. Cosa ci aspetterà in questa nuova stagione? Non resta che goderci lo spettacolo.