Abbiamo intervistato Velia Lalli, la prima stand up comedian donna in Italia
Incontro telefonicamente Velia Lalli, stand up comedian, autrice e attrice.
Il suo profilo Instagram cita: “Tanto simpatica quanto stronza!”.
Devo ammettere che, però, a sentirla parlare sembra essere anche un’inguaribile romantica.
Come è nato in te il desiderio di diventare una stand up comedian? E quando hai capito che questo sarebbe diventato il tuo lavoro?
Io avevo una sorta di copertura con la mia famiglia, ma era in parte anche per me, non accettavo che volessi fare questo come mestiere. Difatti ho fatto ingegneria, serviva a tenermi buona e a scappare dai sogni di palcoscenico che avevo sin da piccola. Sono salita per la prima volta su palco a cinque anni e poi ho continuato a salirci per tanti anni con un corpo di ballo con il quale facevo l’operetta, inoltre ho cantato tanto.
Di fatto non ho deciso di provare la stand up comedy e poi di farlo diventare un lavoro; io ho lasciato il lavoro a 31 anni e mi sono detta: Io voglio fare la comica.
Quindi questo per me non è mai stato un hobby.
Nella tua vita ti sei fatta ispirare da qualcuno?
Io non mi sono ispirata, ho studiato molto. Partendo dai comici americani, all’epoca quando ho iniziato con “Satiriasi” eravamo i primi a fare questo genere. Nel 2009 iniziavano ad esserci i primi video dei comici americani neanche sottotitolati. Osservandoli e studiando ho capito che io non volevo fare la comica come lo facevano in Italia, quindi: parlando male dei mariti, delle borse e cose simili; bensì avevo un’urgenza espressiva e sicuramente la comicità sarebbe stata la mia voce, perché lo era già nella realtà di tutti i giorni. In pratica ho fatto Bingo!
La comicità come la tua è bella anche perché estremamente reale!
Io insegno anche e cerco di far capire ai ragazzi che seguono i miei corsi, quanto sia bello attingere alle loro esperienze di vita reale, per trovare una voce comica efficace.
La risata è una cosa molto naturale e riprodurla è difficilissima.
Io l’ho scelta come forma espressiva, spesso non mi chiedo neanche se una cosa fa ridere, mi preoccupo solo di dirla. Mi sono resa conto che quando dici qualche cosa e la dici fuori dai denti, fa ridere tantissimo.
Sicuramente non è semplicissimo
Bisogna studiare, dell’ultimo pezzo che ho scritto ci sono nove versioni e ancora non sono soddisfatta, i pezzi non sono mai finiti, se si parla di argomenti di sostanza, parli di te stessa e son cose che riguardano un poco tutti.
È facile che chi ti ha scolta ha la tua stessa visione. La vita poi porta a cambiare e cambi anche i tuoi punti di vista; potenzialmente un pezzo può essere sempre reinventato.
Questo è un lavoro certosino.
Cosa ti fa ridere? E cosa ti mette di buon umore?
A me fanno ridere cose distanti dalla mia comicità, mi fa ridere la comicità cosiddetta “slapstick”, gente che casca e cose simili.
Mi mette di buon umore la musica e inaspettatamente gli affetti!
È appena ricominciata la tua rubrica “una domanda sulla vita a Velia Lalli” mi racconti qualche cosa in più?
La rubrica nasce perché l’anno scorso dovevo partire in tournée, avevo 15 date e poi invece è iniziato il lockdown; quindi mi sono ritrovata da sola a casa con due gatti e ho avuto una sorta di trauma; non ero neanche nella fase creativa, ma ero pronta a espormi sul palco. Mi sentivo bloccata, non potevo né scrivere né esibirmi, la situazione in generale non mi permetteva di scrivere. Mi sono detta, tanti mi scrivevano e ho deciso di mettermi in comunicazione con queste persone! Data l’attuale situazione l’ho ripresa, ma sempre nel mio stile!
Il tuo spettacolo “una donna senza qualità” ora è gratis su the comedy club!
È lo spettacolo che stavo portando in tournée, così quest’estate l’ho registrato, perché questo spettacolo è rimasto bloccato.
Con the comedy club ci siamo chiesti molto se fosse il caso di farlo pagare o semplicemente farlo vivere! E poi ho un pubblico giovane, questa cosa per me è bellissima!
Per guardare lo spettacolo completo gratuitamente clicca qui.
So che vivi sola con due gatti, io ho 30 anni, vivo sa sola con un gatto, hai consigli da darmi?
Io non avevo mai avuto animali domestici, poi sono andata vivere da sola e mia sorella mi ha consigliato di prendere un gatto, io ero senza una lira e i gatti sono una spesa. Poi mi sono convinta e ho preso il primo gatto, alla fine sono diventata molto empatica con loro. Mi sono riempita la casa di palline e frustini che quasi sembra un sexy shop.
Non chiamatemi gattara, mi sento più una cat woman!
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