A Velia terminati i lavori di restauro del teatro

In questi giorni sono stati conclusi i lavori di restauro dell’antico teatro di Elea-Velia, in Provincia di Salerno

Nel territorio di Ascea, Provincia di Salerno, sorgono gli antichi resti di Elea-Velia, fiorente città della Magna Grecia e luogo di origine della scuola filosofica eleatica

Il restauro del teatro

Recentemente, è assurta agli onori della cronaca grazie alla felice conclusione dei lavori, per la manutenzione straordinaria del teatro. La spesa complessiva è stata di poco superiore ai 150mila euro. 

Un lavoro molto complesso a causa delle precarie condizioni strutturali dell’edificio, già parzialmente riparato grazie ad un restauro avvenuto agli inizi del XXI Secolo

I primi riattamenti erano stati voluti dall’allora Soprintendente Giuliana Tocco, responsabile della Soprintendenza Archeologica delle Province di Avellino, Benevento e Salerno fino al 2007. Fu proprio durante il suo mandato che il Parco Archeologico di Velia venne aperto al pubblico. 

L’accessibilità alla cavea

I lavori hanno reso la gradinata (koilon o cavea) finalmente agibile al grande pubblico.

Si potrà finalmente godere di una parte dei resti archeologici, fino ad ora inibita ai turisti. 

Velia di nuovo accessibile ai visitatori

Intervento di grande importanza perché è servito anche a rendere di nuovo fruibile il sito archeologico, parte integrante, da circa un anno del Parco Archeologico (unificato) di Paestum e Velia

Il Direttore del parco è Gabriel Johannes Zuchtriegel, archeologo tedesco naturalizzato italiano, a partire dal 20 febbraio 2021.

Il nome di Elea-Velia

É stato il celebre geografo e storico dell’antichità Strabone ad informarci nel sesto libro della sua opera massima, Geografia, che i fondatori di Elea, i Focesi (provenienti dalla ionica città di Focea), avevano chiamato la città Hiele

Nome che poi cambiò in Ele per poi giungere a Elea.

Fu solo con l’avvento dei Romani, a partire dal 535 a. C., che la città fu conosciuta come Velia. 

É molto interessante scoprire che i Focesi utilizzavano un alfabeto greco più arcaico rispetto a quello utilizzato nei classici che studiamo a scuola. 

In questo antico alfabeto si utilizzava anche la lettera conosciuta come digamma: graficamente somigliante ad una F, si pronunciava come la nostra V. Pertanto il nome della città suonava Vele.

Ecco spiegato il motivo per cui da Elea si passò a Velia

Alcuni elementi della Scuola Presocratica Eleatica

Il più autorevole esponente degli Eleati fu il grande Parmenide, il quale dopo aver sanato le divisioni interne alla cittadina, divenne legislatore e primo cittadino di Elea. 

Altri importanti esponenti della Scuola Eleatica furono Zenone di Elea, Melisso di Samo, e Senofane di Colofone (forse il fondatore). 

Secondo questa scuola di pensiero, il Tutto è Uno: quest’ultimo è anche eterno, increato ed immobile.

Una conoscenza resa possibile non dai sensi, i quali possono essere ingannati, ma soltanto dall’utilizzo del pensiero. 

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