Oggi Carlo Verdone compie 70 anni, con lui sono cresciute almeno due generazioni di spettatori; in arrivo una fiction e un libro scritto da lui
Verdone e il lockdown
Tra tamponi e distanza di sicurezza, Verdone non ha smesso di lavorare, ha potuto infatti recuperare vecchie agende, lettere e appunti fino alla stesura di un libro autobiografico. Questo tempo inoltre non gli ha impedito di preparare una fiction dove si racconta in un modo inedito, in una sorta di autoanalisi la fiction si intitolerà Vita da Carlo che uscirà per Amazon prime video.
Il suo sguardo da osservatore
Negli anni, ci ha abituati alla sua rappresentazione dell’Italia attraverso i suoi personaggi; le sue imitazioni memorabili di persone che studiava per strada e che riportava poi sul grande schermo fino a fare diventare alcune delle sue frasi cult di uso comune. Cosa che neanche la pandemia in atto e la notorietà, gli hanno impedito di fare.
Verdone e “le sue donne”
Proprio lui che è nato in una famiglia che definisce molto matriarcale, ama circondarsi di donne nella vita privata, le sue amicizie sono per lo più con donne, lo stesso nel lavoro.
In quaranta anni di carriera, moltissime sono state le donne che lo hanno affiancato; di queste ne ha sempre apprezzato l’ironia e l’intelligenza.
Tra le tante:
Eleonora Giorgi in Borotalco, che in una proiezione privata del film senza sottotitoli, ricorda di aver fatto ridere persino Jack Nicholson.
Il film in questione, fu inoltre un film di svolta nella carriera di Verdone dove dovette dimostrare di non essere solo bravo a fare i suoi vari personaggi, ma anche un protagonista unico.
Ornella Muti che interpretò la ragazza della porta accanto nel film Io e mia sorella, donandoci una nuova versione di lei.
Margherita Buy che ha dovuto rappresentare una nevrotica Billa nel film Maledetto il giorno che ti ho incontrato, dando eleganza al film.
Assolutamente indimenticabile Claudia Gerini in: Viaggi di nozze, Sono pazzo di Iris Blonde e Grande grosso e Verdone.
Tantissime però sono state le donne che hanno collaborato con lui e che ha sempre apprezzato!
La passione per la fotografia
Una delle sue passioni è la fotografia, ma foto di nuvole, ne ha una vastissima collezione che voleva rimanesse intima; in quanto per lui quelle foto equivalgono a preghiere molto intime e personali. Alla fine convinto da Elisabetta Sgarbi, una quarantina di queste foto sono espose al Museo Madre di Napoli.
Strano notare come questi animi comici alla fine siano delle persone profondamente riflessive, che ad un primo sguardo posso apparire persino depressi, proprio lui che della depressione dice:
“Quella che voi chiamate depressione si chiama anima!”
Questa è la profondità di un comico che non è solo un comico, ma un maestro di vita.
In attesa dell’ultimo film
Il suo ultimo film Si vive una volta sola rimane una sorta di dilemma, fermato dalla pandemia a febbraio, attende di uscire il prossimo anno con la speranza che gli italiani ricomincino presto a riempire le sale.