Virgil Abloh: il genio del luxury streetwear che sapeva comunicare ai giovani

virgil abloh

Virgil Abloh si è spento ieri a 41 anni, lottava da due anni con una grave forma di cancro. Il giovane designer è stato un genio del luxury streetwear

Non vorremmo essere qui a scrivere queste parole, il mondo intero è rimasto incredulo ieri apprendendo la notizia della scomparsa di Virgil Abloh. Il giovane creativo era diventato un caposaldo nella moda e nella cultura giovanile, e ha lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori.

Louis Vitton di cui era direttore creativo dal 2018, e Off-White che aveva fondato nel 2013 nel post rilasciato da LVMH scrivono:

Siamo devastati. Siamo scioccati da questa terribile notizia. Virgil non era solo un genio e un visionario, era anche un uomo con un’anima pura e stupenda.

Bernard Arnault Ceo di LVMH

Lo Streetwear di lusso

Il fashion luxury e lo streetwear world sono in lutto, i due mondi che Virgil Abloh era stato capace di unire nelle sue creazioni.

C’erano questi ragazzini di Harlem che proponevano Rick Owens e Raf Simons in un modo diverso che era direttamente connesso alla cultura” , spiegò Abloh. “Fino a quel momento la moda dettava cosa succedeva nella cultura ma per la prima volta il meccanismo era stato ribaltato da quei ragazzi che fecero tendenza e alla fine influenzarono anche il mercato”.

Il suo successo è nato dalla capacità di costruire uno stile che parlasse dei giovani, e che riflettesse la loro cultura, sfruttando richiami al mondo del pop, dei rapper e delle celebrity e di internet. Geniali le sue collaborazioni azzeccate, quelle con Moncler, Levi’s e Jimmy Choo. Tra le due più importanti ricordiamo la linea di tappeti disegnate per Ikea, e i dieci storici modelli di Air Jordan ricreati in collab con Nike.

Non era solo un designer, è un vero e proprio idolo per la nostra generazione.

Dall’architettura alla moda

Virgil Abloh era nato nell’Illinois da genitori ghanesi, non aveva una formazione nella moda. Era laureato in ingegneria e poi aveva preso un master in architettura. Si è avvicinato alla moda per la collaborazione tra l’architetto Anish Kapoor e Miuccia Prada ai tempi dell’università.

In uno stage da Fendi conobbe Kanye West e tre anni dopo a 32 anni era diventato il suo consulente creativo. Artefice anche della collezione Yeezy, marchio disegnato da West in collab con Adidas. Nel 2013 a Milano ha fondato Off-White, uno dei primi marchi di streetwear di lusso al mondo. Dal 2018 era direttore creativo per la linea uomo di Louis Vitton, che grazie a lui si è avvicinato alla cultura dei millennials e della gen z.

In questi anni Abloh ha sovvertito il sistema del lusso, portando in passerella tendenze che venivano dal mondo dello streetwear americano. Suo traguardo più grande è stato quello di riportare in vita, anche inconsapevolmente, la figura dello stilista “divo”. Non per eccesso di eccesso di egocentrismo, Virgil Abloh era una figura gentile ed altruista, ma il suo nome è e continuerà ad essere sinonimo di genio creativo.  

“In my mind, I haven’t done any work yet. I’ve just made a case for why my point of view is valid.”

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